Nel proporre questo percorso per le famiglie, la nostra comunità intende rispondere a tre esigenze legate al cammino iniziale della loro esperienza coniugale:
• offrire un’occasione perché all’interno della coppia sia tenuto vivo il dialogo come elemento vivificante e capace di custodire la freschezza della relazione;
• offrire un cammino su misura che le faccia sentire meno sole e nel contempo inserite in un cammino di Chiesa, aperto al mondo, alimentato dalla fede nel Signore Gesù. L’amicizia che cresce, impegnerà in una seria condivisione di vita e di fede con le altre famiglie;
• offrire luoghi di confronto e preghiera negli spazi dell’oratorio.
Sarà questa, quindi, una della tante occasioni in cui le famiglie si sentono accolte ed in parte anche protagoniste del cammino della Comunità.
Ci si può unire al gruppo presentandosi in oratorio in occasione degli incontri oppure contattando in anticipo don Luca.
Guardandoci attorno è immediatamente riconoscibile una fatica, non indifferente, che oggi la nostra società si trova a vivere: la dispersione dei rapporti e la fluidità delle scelte. In quanto cristiani questi aspetti non può non interessarci, non possiamo ritenerci esenti o poco interessati; infatti, i cristiani pur non essendo del mondo, vivono nel mondo. Proprio in questo mondo sono chiamati a portare il lieto annuncio di Cristo risorto, principio e fine della vita di ogni uomo.
Per compiere questa missione, che è una irradiazione della nostra vocazione, occorre – più che mai – essere “uno”, uniti nell’unico Cristo e nella Sua missione, quella del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Proprio per questo il cammino di catechesi di quest’anno vuole concentrarsi sul tema dell’unità. Con il suo motto, il Santo Padre Leone XIV ci ricorda che ” in Illo uno unum”, ovvero nell’unico Cristo siamo uno.
Ci lasceremo guidare, in particolare, da alcuni scritti dell’Apostolo Paolo che, rivolto alle comunità cristiane del primo secolo, dunque alla Chiesa delle origini, rivela la necessità del ricercare sopra ogni cosa l’unità, con Dio e tra di noi.
Questo è possibile perché, come vedremo da queste prime riflessioni, l’unità è anzitutto un dono di Dio da accogliere e custodire.
Care famiglie, vi auguro che quest’anno di cammino insieme possa aiutarci a riscoprire il cuore della nostra vocazione, di sposi, di madre, di padre, di figli, di sacerdote. Solo la vocazione che mette Gesù al centro è una vocazione capace di renderci “uno”, di rendere “uno” la nostra vita, la nostra missione, di edificare il Corpo mistico di Cristo che non smette di camminare tra le gioie e le fatiche della storia.
Don Luca
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